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1854-1912 |
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Pietro Peretti (1827-1909) di Forno nel 1854 riuscì ad
ottenre una gabella per l'esercizio dell'attività di
albergatore, negoziante e tabaccaio.
Per l'occasione, "il butigar" si fece ritrarre con in mano
il documento, e al suo fianco la moglie Antonia Peretti.
Insieme Pietro e Antonia costruirono il nucleo centrale
dell'albergo (con l'ingresso su Via Roma). |
1912-1920 |
Pietro lasciò l'attività di albergatore al primo dei sui
quattordici figli.
Erano gli anni duri della Prima Guerra Mondiale: pochi
clienti, e molta fame.
La storia dei "butigar" vede la morte prematura di alcuni
figli, e l'emigrazione in terre lontane di altri.
Tra questi, l'ultima nata, Caterina, che aveva sposato
Battista Sesiani, di professione cuoco.
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1918-1960 |
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Caterina Peretti (1881-1972) diventa la prima donna a
gestire l'Albergo del Leone alla fine della guerra. Era
tornata con il marito Battista Sesiani da New York,
dove insieme avevano cercato fortuna, senza trovarla.
Alla fine della Grande Guerra, sembra che il mondo stia per
rinascere, e Battista, con la sua esperienza di cuoco sulle
navi e in grandi alberghi di Milano, dà un'impronta di
innovazione al locale.
Sono di quest'epoca la carta da lettera intestata in
caratteri Liberty, e le prime cartoline.
Ma nell'inverno del 1920 Battista -tagliando un albero-
rimane gravemente ferito e muore dopo una lunga agonia.
Lascia la moglie, e i figli Maddalena e Gianni.
Caterina si rimbocca le maniche del costume, e conduce la
gestione negli anni difficili della seconda guerra mondiale
e della ricostruzione.
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1960-1980 |
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Maddalena Sesiani (1904-1981), primogenita di
Caterina, subentra nella gestione dell'albergo, insieme al
marito Risorto Spadaccini, decoratore professionista
di cui si vedono molti lavori in albergo.
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1980 - 2004 - ... |
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Caterina e Anna Spadaccini, figlie di Maddalena, da
25 anni gestiscono l'Albergo. |
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