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1854-1909 |
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Pietro Peretti (1827-1909) di Forno nel 1854 riuscì ad
ottenere una gabella per l'esercizio dell'attività di
albergatore, negoziante e tabaccaio.
Per l'occasione, "il butigar" si fece ritrarre con in mano
il documento, e al suo fianco la moglie Antonia Peretti (1837-1912).
Insieme Pietro e Antonia costruirono il nucleo centrale
dell'albergo (con l'ingresso su Via Roma). |
1909-1914 |
Pietro lasciò l'attività di albergatore al primo dei sui
quattordici figli Bartolomeo (1879 - 1922).
Erano anni duri: pochi clienti, e molta fame.
La storia dei "butigar" vede la morte prematura di alcuni
figli, e l'emigrazione in terre lontane di altri.
Tra questi, l'ultima nata, Caterina, che aveva sposato
Battista Sesiani, di professione cuoco.
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1914-1960 |
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Caterina Peretti (1881-1972) diventa la prima donna a
gestire l'Albergo del Leone. Era
tornata con il marito Battista Sesiani (1876-1920) da New York,
dove insieme avevano cercato fortuna, senza trovarla.
Alla fine della Grande Guerra (1915-1918), sembra che il mondo stia per
rinascere, e Battista, con la sua esperienza di cuoco sulle
navi e in grandi alberghi di Milano, dà un'impronta di
innovazione al locale.
Sono di quest'epoca la carta da lettera intestata in
caratteri Liberty, e le prime cartoline.
Ma nell'inverno del 1920 Battista -tagliando un albero-
rimane gravemente ferito e muore dopo una lunga agonia.
Lascia la moglie, e i figli Maddalena e Gianni.
Caterina si rimbocca le maniche del costume, e conduce la
gestione negli anni difficili della seconda guerra mondiale
e della ricostruzione.
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1960-1980 |
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Maddalena Sesiani (1904-1981), primogenita di
Caterina, subentra nella gestione dell'albergo, insieme al
marito Risorto Spadaccini (1893 - 1975), decoratore professionista
di cui si vedono molti lavori in albergo.
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1980 - 2005 - ... |
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Caterina e Anna Spadaccini, figlie di Maddalena, da
25 anni gestiscono l'Albergo. |
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